Come dire addio al carrello abbandonato

Pubblicato in data 29 Luglio 2015 - da admin - in E-commerce
Come dire addio al carrello abbandonato

In Italia l’e-commerce cresce a due cifre, con una crescita di circa il 17%. Eppure il valore del carrello abbandonato supera quello del fatturato totale.

Molto spesso il check-out risulta molto complesso determinando un forte abbandono prima di completare l’acquisto.

Vediamo alcune consigli per dire addio ai carrelli abbandonati. Gli spunti sono tratti da un articolo di Conversioner.

  1. Dove iniziare l’ottimizzazione. Troppo spesso si pensa che l’ottimizzazione del carrello sia il primo passo per aumentare le vendite di un e-commerce e quindi convertire. In realtà, sono i primi 3 secondi in cui l’utente atterra sul nostro sito ad essere fondamentali e determinanti per il raggiungimento o meno del nostro obiettivo. È quindi da qui che deve partire l’ottimizzazione del nostro e-commerce: utilizzare immagini, colori e messaggi in grado di attirare l’attenzione dell’utente, “colpirlo al cuore” e quindi convincerlo a non andar via e ad acquistare.
  2. La call to action giusta. È importante non tanto colore, posizione e dimensione del bottone con la call to action , quanto piuttosto che sia uno, coerente (cioè che non cambi mai nella posizione, nel colore e nella dimensione) e naturale (cioè il primo luogo dove naturalmente l’utente arriva e a cui si rivolge).
  3. Ad ogni utente la sua valuta. Un ulteriore modo per ridurre la percentuale di carrelli abbandonati è mostrare ad ogni utente la valuta secondo il suo paese di provenienza.
  4. Registrarsi in fase di chek-out. Moltissime volte l’utente abbandona il carrello proprio nel momento in cui gli compare il form di registrazione in fase di chek-out. La soluzione per ovviare alla fuga dell’utente potrebbe essere offrire uno sconto speciale utilizzabile soltanto se l’utente si iscrive oppure richiedere l’iscrizione in una fase successiva.
  5. La voce di chi ha già acquistato ha grande impatto. Gli utenti si fidano delle opinioni degli altri, che prima di loro, hanno acquistato lo stesso prodotto o comunque all’interno dello stesso store. È quindi importante dar voce a questi testimonial, inserendo uno spazio ad essi dedicato ben visibile a chi arriva per la prima volta sul nostro e-commerce.
  6. Inserire le offerte a tempo. Questo tipo di offerte stimolano l’utente ad acquistare lì e subito perché sa che gli resta solo poco tempo per approfittare dell’offerta.
  7. Isolare la fase di check-out. Ogni visitatore che raggiunge la pagina di check-out non deve avere possibilità di distrarsi: non devono esserci quindi link che portano ad altre pagine o altri elementi che possono distogliere l’attenzione dell’utente dall’acquisto che sta concludendo.
  8. Inserire anche i “potrebbe interessarti anche…” cioè suggerire altri prodotti che potrebbero interessare all’utente.
  9. Spedizioni: costi chiari e visibili all’utente fin da subito.
  10. Rendere editabile il carrello, cioè fare in modo che si possano aggiungere o cancellare prodotti, cambiare la taglia e la quantità tutto in un unico luogo, senza rischiare di allontanare l’utente dal carrello.
  11. Fai che abbiano fiducia in te. Il miglior modo per dire addio ai carrelli abbandonati è rassicurare l’utente, così da fargli completare l’acquisto senza indugi. Un modo per trasmettere maggiore sicurezza potrebbe essere quello di inserire nella pagine del carrello i loghi di tutti quegli enti che garantiscono la sicurezza delle transazioni online, come ad esempio PayPal.
  12. Rendere più semplice l’acquisto anche da mobile.
  13. Fare in modo che una foto del prodotto acquistato sia visibile anche nel carrello.
  14. Inserire la barra che indica i diversi step del processo di acquisto in modo chiaro: gli utenti vogliono sapere a che punto sono e quanto manca per concludere il proprio acquisto.
  15. Fornire assistenza in tempo reale.
  16. Dare la possibilità di salvare i prodotti per acquistarli in un secondo momento. Questo è utile soprattutto per chi usa il mobile. Nell’80% dei casi, infatti, questi utenti non acquistano direttamente da smarthphone o tablet, ma preferiscono salvare i prodotti per poi procedere e concludere l’acquisto da desktop.
  17. Inserire un sommario degli ordini effettuati.
  18. Tutto al proprio posto. Per evitare di creare confusione e distrazione nell’utente che sta procedendo all’acquisto, è bene essere sicuri di seguire una gerarchia degli elementi nel carrello: l’ideale sarebbe call to action, elementi con le relative informazioni e solo a questo punto i suggerimenti.
  19. Non far scappare gli utenti. Email Marketing e Remarketing sono strumenti utili a ridurre la percentuale di carrelli abbandonati. In entrambi i casi, offerte riservate, spedizione gratuita, sconti sono un ottimo stimolo per convincere l’utente a completare l’acquisto.
  20. Dici grazie a chi ha acquistato sul tuo e-commerce, meglio se lo fai in maniera personalizzata.

E se i tuoi utenti non abbandonano più il carrello, tu non “abbandonare più loro”.