7 consigli per aumentare le vendite online

Pubblicato in data 17 Luglio 2015 - da admin - in E-commerce
7 consigli per aumentare le vendite online

Il principale obiettivo di un e-commerce?! Naturalmente è vendere. La peggiore sconfitta?! Non farlo. Per ora sono risposte banali. Ma quale è la  miglior soluzione?! Imparare dagli errori.

Abbiamo letto questo articolo uscito su Kissmetrics e vogliamo condividerlo con voi.

Probabilmente nella frenetica attività di ottimizzazione e ri-ottimizzazione di un sito web, cambiamenti di strategia e inversioni di tendenza ci siamo persi un passaggio. Quale?! Perché un e-commerce non vende? Perchè l’utente abbandona il carrello, decidendo di non acquistare? Sicuramente avremo commesso degli errori.

Ora è il momento di imparare da i nostri errori e trasformarli in opportunità. Ecco 7 consigli per aumentare le vendite online.

1. Pensa e ripensa al ciclo di acquisto dell’utente.
L’utente arriva su un e-commerce, guarda i prodotti, cerca le offerte, acquista, e magari ritorna in quanto soddisfatto dell’esperienza fatta. Questo in sintesi è un ciclo di acquisto. E allora, perché e dove all’interno di questo processo l’utente si ferma non concludendo l’acquisto? Solo analizzando questo processo, le fasi che lo compongono e gli ostacoli che non permettono all’utente di concludere l’acquisto, è possibile invertire la rotta e soprattutto realizzare che una mancata conversione oggi può essere un’avvenuta conversione domani.
2. Molto traffico non equivale per forza a molte vendite. Non tutti gli utenti, infatti, che arrivano su un e-commerce acquistano: alcuni cercano già un sito web specifico, altri cercano informazioni generali, solo alcuni vogliono acquistare. Il content marketing non può garantire l’aumento delle vendite, ma ha l’obiettivo di incontrare i clienti sul loro terreno, nei loro tempi, alle loro condizioni. Più traffico va bene, ma più vendite sono il frutto di un lavoro costante e impegnativo, non la conseguenza diretta di un maggior numero di visite a un sito web.
3. Le query di ricerca non sono tutte uguali. Solo il 10% degli utenti fanno una ricerca con il preciso intento di acquistare, gli altri cercano solo delle informazioni. La capacità dev’essere quella di capire le diverse query di ricerca e riuscire ad attrarre solo il traffico di ricerca che è più incline a convertire, e quindi ad acquistare.
4. Ottimizza la web usability del tuo e-commerce. Un lavoro di ricerca, analisi e ottimizzazione del proprio sito web con il preciso obiettivo di trasformare in conversioni il traffico che al momento non converte. Questo non significa semplicemente incrementare il traffico verso il sito, ma piuttosto qualificarlo. Come?! Con gli A/B test, cioè testando due versioni di uno stesso elemento (ad esempio una newletter o un annuncio ads) e prediligendo poi quello che ha ottenuto risultati migliori.
5. Conoscere meglio i propri clienti. Provare ad entrare nella testa dei clienti. Ogni target dev’essere ben definito perché ogni prodotto è specifico, l’intento non dev’essere quello di vendere tutto a tutti, indistintamente, ma vendere un determinato prodotto a chi lo desidera o ne ha bisogno davvero.
6. Conoscere meglio i competitors. Se gli utenti non completano il ciclo d’acquisto sul tuo e-commerce, probabilmente lo faranno su quello di un tuo competitor. Allora è necessario imparare a spiare i competitors (in modo legale, ovviamente!) e a capire come si muovono. Si può fare attraverso i tool, in molti casi gratuiti, che di solito vengono utilizzati per analizzare il proprio e-commerce. Più ne saprai dei tuoi competitors, meglio potrai rispondere.
7. Non stancarti mai di testare. Gli split test sono uno degli strumenti più potenti del marketing digitale. Non smettiamo mai di testare, solo così si può trovare la strada vincente!

Quindi se il tuo e-commerce non vende, niente panico, piuttosto che disperarti impara dagli errori fatti e vai avanti!